Progetta un sito come questo con WordPress.com
Crea il tuo sito

Sono tornato

Mi minore e Fa, la chitarra è da riaccordare, la finestra da chiudere, i vicini probabilmente da sterminare, ma in questo mondo sei buono solo quando soffri e non quando fai soffrire.

Io sono tornato, lo ripeto a me stesso, da dove e da chi non lo so, però so che è la cosa più sensata da dire quando non scrivi da tempo in una bacheca pubblica, ma non importa, qualcosa mi attende, inesorabile.

Mi aspetta un sabato come tanti altri, a 50 metri il mondo che socializza e si diverte, fino alle 23 però, poi la strada si svuota e la gente torna a chattare o a mettere mi piace alle foto di Instagram, quelle scattate 10 minuti prima la sera stessa.

Io rimango ad osservare con la voglia di parlare e di scoprire tutti, ma non ha importanza la vita degli altri.

Forse sono interessante e non lo so, forse sono soporifero ma non c’è rischio per nessuno, sono così solo con le mie idee e il mio modo di vedere le cose che parlare ore ore con chiunque io possa incontrare è pressoché uguale al suo opposto.

Pubblicità

Non esisti più

Ho immaginato tante cose belle per compensare quelle brutte che vivevo, mi piaceva immaginarci parlare da qualche parte, dove non esisteva la mia paura di raggiungere davvero le cose che avrei voluto vivere.

Ma è facile adesso dirti che non esisti più, non ci sei mai stata, eri soltanto una creazione della mia solitudine , come un film che ti fa stare bene, ti immedesimi dentro quella realtà e vorresti che non finisse mai, eppure finisce e rimane quello che puoi toccare, che può toccarti.

Il prezzo della felicità

Oggi per un attimo mi sono sentito vicino alla mia idea di pace, ho raccontato a te e agli altri come vorrei che andassero le cose, avete detto tutti di sì e avete sorriso, ma nessuno mi ha preso sul serio, non è così?

L’ennesima mattina dal sapore amaro mi conduce al pomeriggio, chiudo e apro gli occhi per il mal di testa, ogni volta che accade sei sempre più distante e mi sembra di non averti mai vista con quei jeans.

Mi rendo conto che essere scalzi non ci ha impedito di guardare oltre le nostre cose, che un pó sappiamo fingere ma non con noi stessi, che pur essendo stanchi dopo poco tempo abbiamo ancora la forza per cambiare.

Ho capito che non sono bravo ad essere amato e il mio modo di amare corrisponde alla mia versione del fatti, gli amici che avevo dove sono andati? Non ho ancora capito se sia stato io a cacciarli.

Intanto passano i mesi, i miei genitori diventano un pó più grandi e io un pó più solo, vorrei accarezzare il mio cane e sentirmi bene, ma è questo il prezzo della felicità.

Quale felicità?

Mi presento

Mi voglio presentare, perché non mi basta essere un profilo che esprime idee senza trasmetterle.

Questa è una foto scattata qualche giorno fa dopo aver tagliato i capelli con la macchinetta e aver combinato il fattaccio che vedete..

Mi chiamo Alfredo, di anni ne ho 22,in realtà non ancora, ma quasi, mi sento già finito e ancora probabilmente avrò da fare.

Scrivo canzoni, suono, scrivo pensieri qui e su pezzi di carta che non ricordo dove conservo, quindi meglio scriverli qui. Un giorno il mio cellulare si romperà e questo blog non pubblicherà più nulla, non ricordo la password, quindi questo potrebbe essere l’ultimo come il primo di tanti.

Comunque, stavo dicendo..

Non vivo più in Italia da quasi due anni, ma ho intenzione di spostarmi ancora e di non fermarmi, odio la vita predefinita, odio le etichette e il fatto che non si possa essere felici per più di due minuti consecutivi.

Non mi piacciono i soldi, la musica che passa in radio, soprattutto le cose che per qualche motivo sono sacre, per me nulla è sacro e nulla è scontato.

Non ho nessun amico, non mi sento compreso e non so se è colpa mia, scrivo qui tutto ciò che penso perché in fondo nessuno mi conosce così bene da sapere che ho un blog, l’ho raccontato a qualcuno ma l’avrà già dimenticato.

Penso di essere abbastanza fragile e impulsivo, ci rimango male spesso, più mi rendo conto che non ne vale la pena e ci rimango male di nuovo.

Questo è il mio blog, qui sono me stesso e chi legge potrebbe conoscermi meglio di chiunque altro probabilmente, ciao.

Possiamo

Ti ho chiesto semplicemente di parlare, non ti ho invitato a cena, né a ballare, non ti amo, non ti odio, sembri sola e con tante cose da dire, come me, quindi è come se parlassimo da soli ma in realtà siamo io e tu e invece no, sai perché? Perché se tu sei femmina e io sono maschio a te sembra strano e qualcuno pure si arrabbia. Che importa che tu abbia 20 o 100 anni?

Possiamo

Ti ho chiesto semplicemente di parlare, non ti ho invitato a cena, né a ballare, non ti amo, non ti odio, sembri sola e con tante cose da dire, come me, quindi è come se parlassimo da soli ma in realtà siamo io e tu e invece no, sai perché? Perché se tu sei femmina e io sono maschio a te sembra strano e qualcuno pure si arrabbia. Che importa che tu abbia 20 o 100 anni?