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Dimensionale

Quel giorno era il giorno, mi sono sistemato, mio padre all’inferno, mia madre fuori a lavorare.

Ho visto anche te, sceglievi un vestito dorato, come il significato del mio sogno proibito.

Ho salutato il cane, aveva fame.

Gli ho fatto una promessa e lui mi ha ringraziato.

Ho salutato te, ma tu non mi hai sentito, ho urlato il tuo nome ma tu non l’hai sentito, ho scritto il mio terrore ma tu non l’hai capito.

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Dal Vangelo secondo Al

Siete terribilmente noiosi, trattate argomenti che non interessano nemmeno a voi né agli altri, forse lo fate per rendervi interessanti agli occhi degli altri, forse siete convinti che parlare di letteratura classica o esprimere opinioni riguardo ad uno stupido virus vi renda più intriganti, più affascinanti e invece no, non vi rende nient’altro di più o di meno di quello che già siete. A questo punto allora siete noiosissimi, oppure siete divertenti, ma non volete farlo sapere a nessuno, che fate dei pensieri stupidi come tutti gli esseri umani, che pensate alle donne e agli uomini, che siete tristi perché vi manca qualcuno, non lo dite perché vi sembra scontato e invece è quello di cui tutti avremmo bisogno, di essere scontati, lasciare andare i nostri reali pensieri, almeno qui, finché si può.

Autobus

È una bella giornata e vorrei camminare, mentre tu no.

Allora decido di sedermi nell’unico angolino rimasto, cerco di sbirciare sullo schermo, per vedere cosa digiti, riesco ad intravedere qualche nome, forse uno di quelli è il tuo.

Quando è il momento di scendere l’ennesima fortuna ci porta a percorrere la stessa strada, finché è il momento di entrare atteverso la porta marrone e di ritornare a ciò che è reale, la mia tristezza.

Un giorno mi hai scoperto, ti sei voltata e mi hai sorriso, da quel giorno ho voglia di camminare.

Perdita di memoria

Ci sono periodi in cui dimentico le cose, di solito ricordo sempre tutto, ma in questi periodi invece perdo gli oggetti, non ricordo le conversazioni, non ricordo le emozioni, non capisco cosa mi succede intorno, ed è come se dentro di me ci fossero due persone, una si occupa di interagire con l’esterno, l’altra vaga tra i pensieri e quei posti che non saprei come chiamare.

Poi ti dico che sto impazzendo ma tu mi ridi in faccia, vorrei prendermela con qualcuno, ma parlo dello specchio, probabilmente mi sto dando ragione ma non la soddisfazione di ammetterlo, nemmeno io.

Ma questi periodi sono pericolosi, basta un attimo e ci si dimentica che una macchina può travolgerti, che se dormi troppo non ti svegli più, sono periodi bui, in cui la paura non è tanto farsi del male ma piuttosto svegliarsi sapendo che non succederà nulla.

Sui tetti dei palazzi

La bottega ha abbassato la saracinesca, i pub sono un pó meno vuoti e una sfilza di macchine suona in preda alla fretta, solo io so che è tutto inutile.

L’ospedale si affolla, qualcuno ha vinto cinque euro dopo l’ennesimo gratta e vinci, cade un palazzo da qualche parte in Bielorussia, tu sei in compagnia e io no, siamo illusi, vestiti, inermi, immobili.

Forse qualcuno mi ha sognato e non me l’ha mai detto, forse sarebbe bello saperlo ma altrettanto impossibile, forse hai inventato tutto però mi sento bene, quindi non per merito di droghe o di carezze, ma solo di una misera ora d’aria tra la mia vita e la mia morte.

Parlare con chi?

Alcune volte penso di poterti dire tutto ciò che penso, ma la tua è una faccia che rivedrò, prima o poi ritornerà indietro ogni confessione, quindi in realtà ho tutto il mondo attorno a me ma sembra non bastare, forse un semplice cervello senza identità, intelligenza artificiale che mi ascolti, o un semplice uomo o donna dietro una parete, senza amore, senza bene, solo piacere di scambiare qualcosa che piano piano dimentico.

Pausa

Comunque ci sono cose che non so e che nessuno mi dirà mai, dove sei stata quel Giovedì, che cosa hai sentito un secondo dopo aver pronunciato delle parole, quelle che cambiano tutto.

Questo impulso di solitudine che mi spinge a voler bene tutti ma non riuscire a sopportare nessuno, è solo egoismo di un animale sociale, è solo che non mi ascolti, nessuno lo fa, e poi io credo di essere introverso, ma non faccio altro che dirti cosa ho dentro, e nessuno lo sa, mentre voi dormite io sono sveglio, ma nessuno lo sa.